Newsletter dicembre 2019

Di seguito il dettaglio delle medie mensili della Borsa Elettrica degli ultimi 12 mesi, espresse in €/MWh (euro per 1.000 kWh):

tabella 1

A novembre le quotazioni medie dell’indice PUN, della Borsa Elettrica, si sono attestate a 48,16 €/MWh: – 8,8% rispetto ad ottobre e – 27,7% su novembre 2018; un decremento in gran parte dovuto alla forte discesa del prezzo gas (principale elemento di costo delle centrali termoelettriche) e alla maggior offerta di energia da fonti rinnovabili: grande disponibilità a prezzi competitivi di energia prodotta da impianti eolici.

Nonostante questa discesa dei prezzi “spot”, rimangono alte le quotazioni fisse, bloccate per 12/24 mesi, proposte da parte di tutti fornitori di energia, con tariffe che superano di 15/20 euro a MWh i prezzi correnti della borsa elettrica.

Inoltre, nel 2019 sono aumentati notevolmente i cosiddetti “costi passanti” della bolletta (oneri di sistema), che sono uguali per tutti gli operatori e non negoziabili da parte dell’utente finale, in quanto stabiliti trimestralmente dall’A.R.E.R.A. (Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente).

Previsione a breve: a dicembre l’andamento dei prezzi della Borsa Elettrica dovrebbe essere simile a quella di novembre, restando invariate le condizioni climatiche e il rapporto domanda/offerta di energia; stimiamo pertanto, una media PUN compresa tra 50 e 53 euro a MWh.

Previsioni al medio termine: una media PUN, intorno ai 50 euro a MWh dovrebbe confermarsi per tutto il 2020, in quanto resterà sostanzialmente invariato il rapporto tra offerta e domanda di energia per il perdurare della crisi economica in Italia e in Europa: Brexit, rallentamento dell’economia della “locomotiva” tedesca e crescita “omeopatica” del settore manifatturiero in Italia (previsione +0,5% nel 2020).

Consiglio per i clienti: suggeriamo, per i prossimi 6/12 mesi, la scelta del prezzo variabile dell’energia elettrica, legato all’indice Pun della Borsa, selezionando offerte e fornitori che propongono uno spread basso e la possibilità di passare al prezzo fisso, in corso di fornitura, quando le quotazioni bloccate, per uno o due anni, torneranno ad adeguarsi ai prezzi spot (presumibilmente nel periodo marzo/maggio 2020).

Per quanto riguarda i combustibili, confermiamo per il 2020 una previsione alla stabilizzazione del prezzo del Petrolio: il Brent dovrebbe attestarsi, in media, a una quotazione compresa tra 60 e 65 $ al barile e per il Gas metano le quotazioni dovrebbero restare basse per tutto il 2020: un prezzo del mercato all’ingrosso (indice PSV) compreso tra 0,15 e 0,20 € al metro cubo (- 30% rispetto alla media 2018).

Di seguito l’andamento del prezzo all’ingrosso del gas negli ultimi 12 mesi:

tabella 2

NOTIZIE UTILI

Prorogata la fine del mercato tutelato al 1° gennaio 2022

La fine del mercato tutelato per l’energia slitta al 2022. La misura, cancellata all’ultimo momento dal ddl bilancio, è contenuta in una bozza del decreto-legge Milleproroghe. Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Davide Crippa, ha commentato il rinvio della riforma, affermando che, al momento, “Non sussistono le necessarie garanzie di informazione per i consumatori su mercato, competitività e trasparenza”.

Pertanto, le aziende e gli utenti domestici avranno più tempo per districarsi nella giungla delle tariffe proposte dagli oltre 500 fornitori.

Per comprendere meglio il mercato libero dell’energia e compiere scelte consapevoli, il nostro studio in collaborazione con AccademiADR (organismo di conciliazione) organizza, il 20/03/2020, un convegno a Bergamo.

Domande?

Il consulente energetico è a dispozione!


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